Opere compiute
Lieder





Lieder und Gesänge aus der Jugendzeit - Canti della giovinezza

Lieder per voce e pianoforte.







Quaderno I:

1. Frühlibgsmorgen Mattino di primavera 1882-1883, testo di Richard von Volkmann

2. Erinnerung Ricordo 1882-1883, testo di Richard von Volkmann

3. Hans und Grethe Hans e Grete 1880, testo di Gustav Mahler

4. Serenade aus "Don Juan" Serenata dal "Don Giovanni" 1882-1883, testo di Tirso de Molina (traduzione di Hans Ossig)

5. Phantasie aus "Don Juan" Fantasia dal "Don Giovanni" 1882-1883, testo di Tirso de Molina (traduzione di Hans Ossig)


Quaderno II:

6. Um schlimme Kinder artig zu machen
Per trasformare in buoni i bimbi cattivi 1887-1891

7. Ich ging mit Lust durch einen grünen Wald Allegro me ne andavo per un verde bosco 1887-1891

8. Aus! Aus! Via! Via! 1887-1891

9. Starke Einbildungskraft Immaginazione sfrenata 1887-1891


Quaderno III:

10. Zu Strassburg auf der Schanz'
A Strasburgo nella trincea 1887-1891

11. Ablösung im Sommer
Cambio della guardia, in estate 1887-1891

12. Scheiden und Meiden
Partire è un po' morire 1887-1891

13. Nicht Wiedersehen!
Non vedersi mai più 1887-1891

14. Selbstgefühl Uno che si conosce bene
1887-1891





Periodo di composizione: 1882 - 1891.
Prime esecuzioni:
Quaderno I: 1.: Praga, 18 aprile 1886 (?), col soprano Betty Frank e Gustav Mahler al pianoforte. 2.: Budapest, 13 novembre 1889, col soprano Bianca Bianchi e Gustav Mahler al pianoforte. 3.: Praga, 18 aprile 1886, col soprano Betty Frank e Gustav Mahler al pianoforte. 4.: (?). 5.: Lipsia, 28 ottobre 1887 (?), con Therese Rothauser contralto.
Quaderno II: 6.: Berlino, 14 dicembre 1907. 7.: Budapest, 13 novembre 1889, col soprano Bianca Bianchi e Gustav Mahler al pianoforte. 8.: Amburgo, 29 aprile 1892 con interpreti Richard Dannenberg e Karl Armbrust al pianoforte. 9.: (?).
Quaderno III:10.: (?). 11.: Berlino, 14 dicembre 1907. 12.: Budapest, 13 novembre 1889, col soprano Bianca Bianchi e Gustav Mahler al pianoforte. 13.: Amburgo, 29 aprile 1892 con interpreti Richard Dannenberg e Karl Armbrust al pianoforte. 14.: (?).  
Prima edizione: Schott, Mainz 1892. Dopo la morte di Mahler i tre quaderni furono stampati insieme con l'indicazione "Lieder und Gesänge aus der Jugendzeit".
Manoscritto: Collezione di Alfred Rosé. Henry-Louis de La Grange comunica di possedere due pagine di "Zu Strassburg auf der Schanz'" orchestrate, circa 15 battute.

Sono tre quaderni di Lieder per canto e pianoforte, quantunque Serenade sia stata concepita con accompagnamento di fiati, scritti in epoche diverse tra il 1880 e il 1892, anno della definitiva pubblicazione di tutta l'opera. I primi cinque Lieder erano già stati editi nel 1885. I testi di tutti questi Lieder sono tratti dalla raccolta Des Knaben Wunderhorn.
Mahler incominciò a prestare attenzione alla raccolta di Arnim e Brentano al tempo in cui era Zweiter Kapellmeister dello Stadttheater di Lipsia. Trovò la raccolta nella biblioteca di Frau Weber mentre ne frequentava la casa per il lavoro in comune con il marito attorno ai frammenti dell'opera Die drei Pintos. Molte tuttavia di queste canzoni gli dovevano essere già note dall'infanzia. Non è possibile ritenere che la raccolta Des Knaben Wunderborn sia venuta a sua conoscenza prima del 1886, anche se nel primo dei suoi Lieder eines fahrenden Gesellen (1883-84) (Wenn mein Schatz Hochzeit macht) egli si rifà testualmente a una canzone della famosa antologia.
Quasi tutti questi testi furono sottoposti a varianti o a cambiamenti radicali. Tali trasformazioni del materiale popolare erano determinate dal fatto che Mahler o voleva conferire al Lied un particolare significato ideologico cui l'originale accennava appena o troppo vagamente, o cercava un arricchimento timbrico della lingua, o tendeva ad un approfondimento psicologico del contenuto poetico, soprattutto attraverso il cambiamento dei titoli.
La rielaborazione consiste fondamentalmente: a) nello spostare versi e nell”iterarne alcuni o anche singole parole; b) nell'intercalare versi o strofe con stereotipie corrispondenti al grido di certi uccelli, in particolare del cuculo, senza dare però una globale cadenza onomatopeica; c) nel sopprimere versi, meno frequentemente nell'aggiungerne; d) nel fondere insieme due poesie, subordinando il contenuto dell'una a quello dell'altra, per maggior compiutezza di espressione e per trarne contenuti del tutto diversi.
Molto spesso però si ha la sensazione che sia la poesia il vero oggetto di adeguamento ad una melodia già in sviluppo.





tratto da: GUSTAV MAHLER di Ugo Duse - ed.: Einaudi (I) 1973