DG - 1 LP - 419 169-1 - (p) 1986
DG - 1 CD - 419 169-2 - (p) 1986

Richard WAGNER (1813-1883)






Die Meistersinger von Nürnberg
10' 51"
- Vorspiel zum 1. Aufzug 10' 51"

Der fliegende Holländer
11' 24"
- Ouvertüre 11' 24"

Siegfried-Idyll
19' 22"
Lohengrin
13' 07"
- Vorspiel zum 1. Aufzug 9' 52"

- Vorspiel zum 3. Aufzug 3' 15"





 
NEW YORK PHILHARMONIC ORCHESTRA
Giuseppe SINOPOLI
 






Luogo e data di registrazione
Performing Arts Center, College of Purchase, State University of New York at Purchase (USA) - ottobre 1985

Registrazione: live / studio
studio

Production
Günther Breest

Recording Supervision
Wolfgang Stengel

Balance Engineer
Karl-August Naegler

Prima Edizione LP
Deutsche Grammophon | 419 169-1 | LC 0173 | 1 LP - 54' 44" | (p) 1986 | Digital

Prima Edizione CD
Deutsche Grammophon | 419 169-2 | LC 0173 | 1 CD - 54' 44" | (p) 1986 | DDD

Note
-















Mentre le Ouvertures de Le Fate, Il divieto d’amare e Rienzi presentano un’innegabile affinità con le composizioni della precedente generazione di musicisti (Spohr, Weber, Meyerbeer, Marschner), Wagner si svincolò da questa dipendenza con l’Ouverture dell’opera romantica L’Olandese volante, abbozzata a Parigi nel novembre 1841 a termine della partitura. Cio appare particolarmente nella sezione principale dove vengono ingegnosamente intrecciati i motivi dell’Olandese, del mondo di Daland e dell’annuncio della salvazione (con i legni!). Il finale con il motivo della redenzione (dopo l’entrata dell’arpa) Wagner l’ha aggiunto solo nel 1860, ma era naturalmente contenuto sin dall’inizio nella visione programmatica dell’Ouverture e del1’intera opera.
Wagner fa iniziare la sua opera romantica Lohengrin con un “Preludio orchestrale” - da lui così espressamente chiamato - abbozzato a Dresda il 28 agosto 1847, anche questa volta a termine della composizione dell’opera. Esso non è più, come nell’Olandese, un’imrnagine concentrata dell’intero dramma, bensì raffigura in colori luminosissimi la provenienza dell’eroe “dallo splendore e dalla gioia”, dalla sfera ultraterrena del Graal, che si incontrerà di nuovo nel Parsifal. Il delicato lirismo del Preludio del primo atto, che in un unico punto oltrepassa la dinamica del ‘piano’ non lascia avvertire nulla dell’insolubile conifitto tra dimensione terrena e il mondo del meraviglioso, un conilitto che può dare luogo a molteplici interpretazioni.
L’introduzione orchestrale tripartita del terzo atto (tra l’arrivo alla cattedrale e la scena nella camera nuziale) sta da un lato in stridente contrasto con il primo Preludio per ciò che concerne il tempo, la dinamica e l'atmosfera, descrivendo “la chiassosa magnificenza della festa nuziale”, dall’altro manifesta una serenità altrettanto incontaminata, sebbene più corposa. Nella versione da concerto qui registrata si sente, poco prima della fine (come nell’opera alla fine del secondo atto), il “motivo del divieto”, che è una chiarissima allusione alla tragica conclusione.
Dopo le audacie della Tetralogia L’anello del Nibelungo, che nel 1857 era stato composto fino alla metà del secondo atto del Sigfrido, e specialmente dopo il Tristano (1857-59), Wagner scrive tra il 1861 e il 1867, sorprendendo sicuramente molti, ancora un’opera, un’opera comica per giunta: I Maestri cantori di Norimberga. La scelta del genere “comico” non è stata casuale e di conseguenza il preludio orchestrale del primo atto si rifà - sebbene solo a mo' di citazione - a quel tipo di ouverture che prefigura la vicenda dell’opera o (entranibe le interpretazioni sono possibili) ne anticipa la conclusione, cioè l’utopia della conciliazione di (quasi) tutti gli opposti. Il Preludio, di cui è stato poi fatto un uso sconsiderato e insidioso come se fosse semplicemente una musica solenne e trionfalistica, fu ultimato da Wagner all’inizio dell’estate 1862. La prima esecuzione avvenne il primo novembre dello stesso anno al Gewandhaus
di Lipsia, vale a dire quasi sei anni avanti la prima mondiale dell’opera, avvenuta a Monaco sotto la direzione di Hans von Bülow.
L’Idillio di Sigfrido è “un caso di tutt’altra specie”, e malgrado diversi punti di contatto, delinea per così dire un’antitesi rispetto al dramma musicale. Una musica “serena e profondo ... come un pomeriggio d’ottobre” (Nietzsche). Occasione della composizione fu la nascita del figlio Sigfrido che Cosima von Bülow diede alla luce il 6 giugno 1869. Nell’agosto del 1870 Cosima, appena divorziate, e Richard Wagner si sposarono; il compositore scrisse per la rnoglie un pezzo per orchestra che fu eseguito con un organico ristrettissimo di fiati e archi il 25 dicernbre, il giorno del trentatreesimo compleanno di Cosima, sulla scala della casa di Tribschen. È vero che i temi principali di questo “augurio sinfonico di compleanno”, che Cosima soleva chiamare “Idillio di Tribschen”, compaiono anche nel terzo atto del Sigfrido, tuttavia la fonte comune di questi temi risale al 1864, all’inizio della storia d’amore tra Richard e Cosima.
Jost Miehlbradt
(Traduzione: Gianmario Borio)