MONDADORI
collana "I capolavori della Medusa" (1970-1980)



Long cours (1936, Gallimard)
Il cargo
Traduzione di Giorgio Monicelli

I CAPOLAVORI DELLA MEDUSA
Arnoldo Mondadori Editore | I capolavori della Medusa - Prima serie | Maggio 1970 | 391 pagine | 11,5 x 19 cm.
- Prima edizione: "Medusa", luglio 1952
- Riedizione: "I capolavori della Medusa", maggio 1970

E' triste avere ventidue anni e portare un nome che suscita sempre sentimenti o di profondo odio o di grande amore! E' il caso di Mittel, il giovane protagonista di questo romanzo, figlio di un anarchico condannato a morte per le sue idee politiche e che ha lasciato al figlio un nome di così pesante eredità. Ed egli, chiuso nella fatalità del suo destino, nella sua povertà, nella sua timidezza, è costretto a fuggire con Charlotte, la sua amante, giovane anarchica che ha ucciso un ricco mercante per ottenere i quattrini necessari a far, stampare il giornale dell'Associazione. Fuggire sul cargo, una piccola nave da carico che porta armi di contrabbando nell'America del Sud... Il giovane Mittel assiste alle malefatte della compagna, omicida, egoista, cinica e indifferente, anch'essa segnata , da un miserevole destino. Il cargo, contrabbandieri, brutali padroni di miniere d'oro, tutto un mondo alla deriva fa da scenario a questo libro di Georges Simenon, in una pregnante atmosfera creata attraverso i vari personaggi. Nessuna descrizione, nessuna frase se non per fissare i tipi: Mittel, Charlotte, Mopps il comandante del cargo, se non per riportare uno dei loro tic, un loro gesto, se non per tradurre un'attitudine, un'espressione, una sensazione. L'effetto è allucinante. L'atmosfera è, stabilita, prende corpo, diventa complessa, fremente, viva. Ecco l'arte, la tecnica, l'originalità della fertilissima fantasia di Georges Sirnenon.

Parte prima

I - II - III - IV - V - VI - VII
Parte seconda
I - II - III - IV - V - VI - VII - VIII
Parte terza
I- II - III - IV - V- VI - VII



La neige était sale (1946, Presses de la Cité)
La neve era sporca
Traduzione di Mario Visetti

I CAPOLAVORI DELLA MEDUSA
Arnoldo Mondadori Editore | I capolavori della Medusa - Seconda serie | Giugno 1974 | 287 pagine | 11,5 x 19 cm.
- Prima edizione: "Medusa", dicembre 1952
- Riedizione: "I capolavori della Medusa", giugno 1970

Nel cupo ambiente dell'occupazione nemica si muovono i tristi personaggi che la fantasia di Georges Simenon ha creato in questo romanzo. Sono giovani già tarati cui la guerra ha tolto ogni senso del lecito, sono i predestinati al delitto ai quali la torbida inversione dei valori umani apre la via. E' tanto facile sentirsi in tasca un grosso rotolo di banconote, è tanto semplice premere il dito sul grilletto d'una rivoltella o spingere un pugnale tra le costole. Frank, il protagonista, ci si prova così, tanto per  vedere "che effetto fa...". L'occupante ha altro da pensare che a simili inezie, basta non pestargli i piedi. Delitto vuole delitto, e un giorno Frank, senza volerlo, "pesta i piedi" al nemico. Proverà la cinica durezza, la fredda ferocia dell'indagine políziesca, lenta, studiata e implacabile; lotterà con tutte le sue forze per salvarsi; ma quando nella sua anima corrotta si farà strada un confuso sentimento d'amore che gli permetterà d'intravedere il baratro in cui è irrimediabilmente precipitato, ispirandogli per la prima volta un senso di colpevolezza, abbandonerà la lotta e si avvierà, come tanti altri per piú degni motivi, al plotone d'esecuzione.

Parte prima
- I clienti di Timo (I - II - III - IV - V)
Parte seconda
- Il padre di Sissy (I - II - III- IV - V)
Parte terza
- La donna alla finestra (I- II - III- IV)



Le Bilan Malétras (1948, Gallimard)
I conti sbagliati di Malétras
Traduzione di Elena Cantini

I CAPOLAVORI DELLA MEDUSA
Arnoldo Mondadori Editore | I capolavori della Medusa - Terza serie | Aprile 1980 | 208 pagine | 11,5 x 19 cm.
- Prima edizione: "Medusa", dicembre 1964
- Riedizione: "I capolavori della Medusa", aprile 1980

Come i maggiori romanzi d'indagine psicologica, anche questo di Simenon è costruito principalmente su un personaggio. Malétras è ricchissimo, cinico, gaudente; ma appunto per questo afflitto da gravi complessi, per cui finisce con l'uccidere la povera ragazza di piacere (Lulù) che rappresente il suo unico bene "corporale". Movente, la gelosia; ma i moventi servono solo per le schede della giustizia. Come in tutte le situazioni delittuose, la malattia di Malétras è più profonda, il crimine è appena il sintomo di una condizione individuale assai ingarbugliata. Simenon allarga così l'indagine e scopre via via un mondo infetto (anche nel senso ormai classico dostoevskijano), in cui la rispettabilità è solo vernice o maschera. Ma non è tutto. La forza di Simenon consiste nel penetrare sempre più a fondo le ragioni dei suoi personaggi, fino a spingersi oltre le soglie del reale. Si veda qui la figura-simbolo del marinaio Joseph: un relitto sociale dal sangue corrotto, un "tipo" che ha superato il senso del bene e del male e può quindi guardare con spregio il povero Malétras dibattersi in un mare di tormenti. Un romanzo, infine, pieno di trabocchetti, e che dà agio a Simenon di misurarsi in una delle prove più difficili ma più fruttuose della sua carriera.

Capitoli
I - II - III - IV - V - VI - VII - VIII - IX - X - XI