MONDADORI
collana "Biblioteca Moderna Mondadori" (1948-1949)



L'outlaw (1941, Gallimard)
Il fuorilegge
Traduzione di Glauco Di Salle

BIBLIOTECA MODERNA MONDADORI
Arnoldo Mondadori Editore | Biblioteca Moderna Mondadori (dorso giallo) - N. 17 | Prima edizione: maggio 1948 | 174 pagine | 11 x 18 cm.

Georges Simenon, dopo la sua fortunatissima serie di "Polizieschi" (quella che ha per protagonista l'ispettore Maigret è stata recentemente edita nella Collezione "Omnibus") si è dato alla narrativa pura, raggiungendo risultati che lo pongono fra i più popolari romanzieri. Il fuorilegge pubblicato in Francia (con grandissimo successo nel 1938, è la storia di un uomo ripudiato dalla società il quale si aggira fra le catapecchie e le miserie di Parigi notturna, quella che conosce solo i passi perduti dei vagabondi e delle prostitute. L'incubo che perseguita il fuorilegge polacco è quello della vendetta dei suoi compatrioti, denunciati per denaro alla polizia francese come autori di assassinii e di rapine. Accanto all'allucinante figura di Statn, il fuorilegge, altre figure si muovono e prendono corpo. Sono i,rifiuti della società, i rinnegati, coloro che solo nella fredda luce dell'alba acquistano la loro figura di uomini, quando i giusti dormono. Nonchi, la delicata e dolce figura femminile che raggentilisce con la sua dedizíone le pagine del libro, vittima ultima di quella vita corrotta, ci appare come rassegnata in questo mondo tenebroso che non è il suo. E' la lotta tra la polizia e i fuorilegge, è il terrore che nasce dalla delazione. Il romanzo è avvincente; il tragico e il tenebroso non sfociano nella drammaticità paurosa, ma tengono legato il lettore fino all'uffirna pagina, incuriosito e interessato.

Parte prima
I - II - III - IV - V
Parte seconda
I - II - III - IV - V



Les rescapés du Télémaque (1938, Gallimard)
I superstiti del "Telemaco"
Traduzione di Alessandro Chiavolini

BIBLIOTECA MODERNA MONDADORI
Arnoldo Mondadori Editore | Biblioteca Moderna Mondadori (dorso giallo) - N. 22 | Prima edizione: giugno 1948 | 238 pagine | 11 x 18 cm.

E' una vicenda che affonda le radici in un tenebroso episodio di vita marinara che rivive e si riperquote sui protagonisti. I superstiti della nave "Telemaco" abbandonati in una scialuppa nell'Oceano e stretti da fame disperata, furono accusati di aver ucciso uno di looro per sedare i crampi dello stomaco. la moglie dell'ucciso, impazzita, nutre per i superstiti salvati e assolti, un odio feroce aspettandone di giorno in giorno la morte. l'ultimo di essi viene trovato assassinato con la gola recisa, e per questo omicidio viene arrestato Pietro canut, capitano marittimo e figlio maggiore della vedova, come presunto assassino. Il fratello Carlo, da solo, contro diffidenze e le incertezze, lotta per la liberazione del fratello che egli crede innocente. La drammatica vicenda si svolge nella cittadina di Fécamp, fra una bettola piena di marinai e di donne di mondo, la darsena e i vecchi scogli coperti di muschio. Su tutto grava, sempre presente se pur nel racconto figuri di scorcio, l'ombra della scialuppa, abbandonata nel mare.Georges Simenon ci ha dato un altro grande romanzo che, pur scostandosi dalla sua fortunatissima serie di "polizieschi", tiene legato il lettore dalla prima all'ultima pagina, senza incubi e senza paure, curioso e interessato.

Capitoli
I - II - III - IV - V - VI - VII - VIII - IX - X - XI




Il pleut, bergère... (1941, Gallimard)
Piove, pastorella
Traduzione di Giannetto Bongiovanni

BIBLIOTECA MODERNA MONDADORI
Arnoldo Mondadori Editore | Biblioteca Moderna Mondadori (dorso azzurro) - N. 31 | Prima edizione: agosto 1948 | 221 pagine | 11 x 18 cm.

Singolare la forza di rievocazione di questo romanzo dove l'ambiente e il clima, resi con brevi annotazioni, richiamano il miglior Simenon. Tuttavia la vicenda, che si svolge sotto il segno della pioggia, in una cittadina normanna, non è gialla. C'è un brano di storia eccezionale nella vita semplice e un po' assonnata della città, visto attraverso gli occhi di un bambino e rievocato dal bambino fatto uomo, con un procedimento sapientemente graduato, che tiene sospesa l'attenzione. Gerolamo Lecoeur è un enfant prodige? Senza esserlo, la sua intuizione, la crudezza delle sue osservazioni e la ingenuità di certe altre stupiscono. Dramma di due povere creature, sperdute e sole, in mezzo alla gente; dramma che si risolve poi nell'azione corale della folla. Personaggi indimenticabili quelli visti di scorcio e quelli di primo piano, come zia Valeria. Alla narrazione dà un curioso sapore, talvolta, quel sostituirsi dell'uomo al bambino, che vena il racconto di un lieve e distaccato umorismo. Un piccolo gioiello destinato ad accrescere le schiere dei numerosi lettori di Simenon, il quale, dopo la fortunatissima serie di "polizieschi" (quella che ha per protagonista l'ispettore Maigret, è stata pubblicata eecentemente nella Collezione Omnibus) ha saputo raggiungere anche in altro genere di narrativa risultati che lo pongono fra i piú popolari romanzieri.

Capitoli
I - II - III - IV - V - VI - VII



La Marie du port (1938, Gallimard)
Maria del porto
Traduzione di Giorgio Monicelli

BIBLIOTECA MODERNA MONDADORI
Arnoldo Mondadori Editore | Biblioteca Moderna Mondadori (dorso azzurro) - N. 88 | Prima edizione: ottobre 1949 | 191 pagine | 11 x 18 cm.

Il giorno in cui Chatelard, il ricco e attivo caffettiere di Cherbourg, mise piede per la prima volta a Port-en-Bessin, e cedendo più a un impulso irragionevole, a un istinto profondo e confuso, che al suo raziocinio di uomo d'affari, comperò per centottantamila franchi il motopeschereggio Jeanne, la sua sorte fu segnata, e anche quella di Maria la Sorniona. Diciottenne, non bella, con una lunga faccia pallida, le labbra sottili, sguattera in un caffè di pescatori, la Maria del Porto cela sotto il suo sguardo pallido, inespressivo, sotto la sua faccia ermetica una volontà diretta e spietata come la lama di un pugnale; e saprà giungere dove vorrà. Ritornano i peschereggi, carichi di aringhe e di merluzzi, entrano lentamente nel bacino, mentre il ponte girevole si apre, stridendo, annunciando ilo loro arrivo con un urlo breve e sgarbato di sirena. E Chatelard, ritto sul molo, li guarda... Qualcosa di profondo, di torbido, di travolgente è venuto a turbare la sua anima semplice e limpida d'uomo d'azione, d'uomo fortunato, d'uomo ricco. Maria lo guarda e soffoca a fatica un sorriso d'intima soddisfazione, perchè sa giungere dove vuole, Maria la Sorniona... Balza da questo romanzo di pescatori e di paese una delle figure di donne più interessanti ed umane che siano uscite dalla penna fertilissima di Georges Simenon.

Capitoli
I - II - III - IV - V - VI -VII - VIII