2 CD's - CDS 491 - (c) 2005

Claudio MONTEVERDI (1567-1643)







SACRED MUSIC







Compact disc 1

Cantate Domino à doi Canti o Tenori (AG,LB,rg) Giovanni Battista Bonometti: Parnassus Musicus Ferdinandæus. Milano 1615
6' 48"

Sancta Maria succurre miseris a 2 (LB,AG,rg) Giovanni Battista Ala: Primo libro di concerti ecclesiastici. Milano 1618 3' 23"
Fuge fuge anima mea, a 2 voci e un violino - (mottetto per la solennità di S. Giovanni Battista) (AC,MS,rg) D. Laurentio Calvo: Symboæl diversorum musicorum..., Venetia 1620 4' 30"
O beatæ viæ a 2 voci - (mottetto per la solennità di S. Rocco) (LB,AG,rg) D. Laurentio Calvo: Symboæl diversorum musicorum..., Venetia 1620 6' 09"
Christe adoramus te a 5 voci (choir,choir soloists,gt)
Giulio Cesare Bianchi: Il primo libro de motetti in lode d'Iddio nostro Signore..., Venetia 1620 3' 04"
Cantate Domino a 6 voci (RR,AC,EB,MS,MC,SL,gr) Giulio Cesare Bianchi: Il primo libro de motetti in lode d'Iddio nostro Signore..., Venetia 1620 2' 08"
Domine ne in furore tuo a 6 voci (RR,AC,EB,MC,SL,SV,gt) Giulio Cesare Bianchi: Il primo libro de motetti in lode d'Iddio nostro Signore..., Venetia 1620 4' 03"
Adoramus te Christe a 6 voci (choir,gt) Giulio Cesare Bianchi: Il primo libro de motetti in lode d'Iddio nostro Signore..., Venetia 1620 3' 39"
Canzone a Quattro detta LA MONTEVERDE, di Tarquinio Merula cremonese (violin,alto,violoncino,gt) Il Primo Libro Delle Canzoni A Quattro voci per sonare..., Venetia 1615 3' 23"
Lætanie della Beata Vergine a sei voci (RR,AC,EB,VDD,MC,SV,gt) Giulio Cesare Bianchi: Libro secondo de motetti in lode della gloriosissima Vergine Maria..., Venetia 1620 12' 50"
O bone Jesu a 2 (LB,AG,rg) Johannis. Donfrid: Promptuarii musici concentus ecclesiasticos... pars prima. Strasbourg 1622 4' 07"
Ego flos campi; Parte semplice (FG,rg) D. Laurentio Calvo: Seconda raccolta de' sacri canti..., Venetia 1624 3' 28"
Ego flos campi; Parte passeggiata (edited by Roberto Gini) (FG,rg) D. Laurentio Calvo: Seconda raccolta de' sacri canti..., Venetia 1624 4' 00"
Salve o Regina a voce sola (VDD) D. Laurentio Calvo: Seconda raccolta de' sacri canti..., Venetia 1624 7' 03"
Toccata del Primo Tono (gt) (ms. Fondo di Santa Barbara SB 196, Milano, Biblioteca del Conservatorio) 0' 47"
Venite venite a 2 (AG,LB,rg) D. Laurentio Calvo: Seconda raccolta de' sacri canti..., Venetia 1624 4' 34"
Compact disc 2

Ego dormio, Canto e Basso (AG,SV,rg) Francesco Sammaruco: Sacri Affetti..., Roma 1625 3' 25"
Ecce Sacrum paratum (MS,rg) Leonardo Simonetti: Ghirlanda Sacra, Libro Primo, Opera Seconda. Venetia 1625 6' 27"
Currite cyrrite populi - (mottetto per la solennità di un Santo) (VDD,rg) Leonardo Simonetti: Ghirlanda Sacra, Libro Primo, Opera Seconda. Venetia 1625 5' 15"
O quam pulchra es (MC,rg) Leonardo Simonetti: Ghirlanda Sacra, Libro Primo, Opera Seconda. Venetia 1625 5' 46"
Salve Regina (MC,rg) Leonardo Simonetti: Ghirlanda Sacra, Libro Primo, Opera Seconda. Venetia 1625 5' 16"
Toccata Ottava (Primo Tono) di Claudio Merulo da Correggio (gt) (Dono Renzo Giordano vol. II, Torino, Biblioteca Nazionale) 3' 11"
Confitebor à 4 del Sig. Claudio Monte Verde (Salmo 110 <111>) *
(AG,AC,MS,SV,rg) Psalmi de vespere a quattro voci del cavalier D.Gio.Maria Sabino da Turi, Napoli 1627 8' 05"
Exulta filia Sion (LB,rg) D. Laurentio Calvo: Quarta raccolta de Sacri Canti: Venetia 1629 5' 56"
Exultent coeli et gaudeaat angeli - (mottetto per l'Immacolata Concezione) (choir,EB,MS) D. Laurentio Calvo: Quarta raccolta de Sacri Canti: Venetia 1629 8' 40"
Venite et videte - (mottetto per la solennità di un Santo Martire) (AG,rg) Motetti a voce sola de diversi Eccellentissimi Autori: Venetia 1645 7' 14"
Laudate Dominum, Basso solo (SV,rg) Gaspare Casati: Raccolta di motetti a 1, 2, 3 voci. Venetia 1651 3' 34"
En gratulemur hodie à 3: Tenore & doi Violini - (inno per la solennità di un Santo) (VDD,rg) Gaspare Casati: Raccolta di motetti a 1, 2, 3 voci. Venetia 1651 1' 56"
Toccata avanti il Gloria (edited by Giovanni Togni) (gt) - 0' 36"
Gloria a otto Voci del Sig:re Claudio Monteverde *
(LB,AC,MS,SV - AG,EB,MC,SL,gt)
Manoscritto. Napoli, Archivio dei Filippini, Ms. S. M. IV 2 23æ 9' 57"



* First recordings

 

ENSEMBLE CONCERTO
- Lavinia Bertotti, Antonella Gianese, Roberto Romagnino, Sopranos
- Alessandro Carmignani, Soprano/alto
- Emanuele Bianchi, Francesco Giusti, Altos
- Makoto Sakurada, Vincenzo Di Donato, Mario Cecchetti, Tenors
- Salvo Vitale, Sergio Ladu, Basses
- Massimo Percivaldi, Luca Giardini, Violino da braccio
- Massimo Percivaldi, Viola da braccio
- Roberto Gini, Violoncino
- Sabina Colonna Preti, Roberto Gini, Violone
- Sabina Colonna Preti, Lirone
- Maurizio Martelli, Chitarrone
- Loredana Gintoli, Arpa doppia
- Elena Bianchi, Bassoon
- Giovanni Togni, Roberto Gini, Organ

WORLD CHAMBER CHOIR / Jordi Casals i Ibányez, Chorus master
Sopranos: Iris Luypaers (Belgium), Markella Tsouva (Greece), Helga Stordal Bentsen (Norway), Angelika Appt (Germany), Barbara Menier (Belgium), Laurence Renkens (Belgium), Lauren Armishaw (New Zealand), Lysann Kuchra (Germany)
Altos: Bernadett Nagy (Hungary), Lhente Mari Grimbeek (South Africa), Erin Cramer (U.S.A.), Victoria Liedbergius (Sweden), Christine Held (Germany)
Tenors: Raimundo Pereira Martinez (Venezuela), Roman Barcelo (Spain), Michael Spyres (U.S.A.), Diederik Rooker (Netherlands), Kristopher Snarby (Canada), Tomas Lajtkep (Czech Republic)
Basses: Bertrand Delvaux (Belgium), Béni Csillag (Hungary), Kepa Martinez de Albeniz (Spain), Karl Thorson (Sweden), Emanuele Nocco (Italy), Chi Hoe Mak (Malaysia), Vladimir Opacic (Serbia and Montenegro), Reynhardt Pitout (South Africa), Joseph Beutel (U.S.A.)



Soloists in: Exultent Coeli
Altos: Katarina Bradic, Christine Held, Bernadett Nagy
Tenors: Michael Spyres, Roman Barcelo, Kristopher Snarby
Basses: Emanuele Nocco, Bertrand Delvaux, Karl Thorson


Soloists in: Adoramus Te
Soprano I
Helga Stordal Bentsen
Soprano II Lauren Armishaw
Alto Katarina Bradic
Tenor Michael Spyres
Baritone Kepa Martinez de Albeniz
Bass Emanuele Nocco

Roberto GINI, Conductor






Luogo e data di registrazione
Chiesa di San Carlo Borromeo, Vigevano (Italia) - settembre 2004

Registrazione: live / studio
studio

Produced by
DYNAMIC S.r.l., Genova, Italy

Sound engineer

Rino Trasi


Prima Edizione CD
DYNAMIC - CDS 491 - (2 CD's - durata 74' 04" & 75' 28") - (c) 2005 - DDD

Computer design

Stefano Grossi

Cover
Estasi di San Francesco d'Assisi, Caravaggio (1595)



 
















Nel 1620, a mezzo di una carriera in costante ascesa, Claudio Monteverdi riassume all’amico Striggio, che lo aveva invitato a tornare a servire il duca di Mantova, i tanti motivi di soddisfazione che lo legano ormai indissolubilmente a Venezia: il guadagno come maestro di San Marco, doppio rispetto ai suoi predecessori, il rispetto di cui gode, le tante occasioni di guadagni extra presso le tante cappelle veneziane (“sino a cinquanta ducati per duoi vespri e una messa”). E’ un peccato che nelle 127 lettere monteverdiane che sopravvivono le allusioni alla sua musica sacra siano così scarse, perché ne avremmo ricavato preziose informazioni sulla committenza e anche sulle modalità di esecuzione. Quel che non si pensa normalmente è che per la maggior parte della sua carriera Monteverdi fu soprattutto un compositore di musica sacra e che anche in questo campo, come per i madrigali e l’opera, la sua produzione influenzò profondamente la musica del suo tempo. A parte il suo celebre Vespro del 1610 ed alcune messe, la conoscenza moderna delle sue composizioni sacre è limitata alla antologia Selva morale e spirituale, di cui lo stesso autore volle organizzare l’edizione a stampa nel 1641, in cui confluirono parti di messa, salmi e mottetti composti nei vent’anni precedenti. Una seconda antologia, in tutto analoga, fu compilata dopo la morte di Monteverdi dall’editore veneziano Vincenti nel 1650 (vi compaiono brani editi già nel 1620). Nel 1942 Gian Francesco Malipiero completava i suoi Opera omnia di Monteverdi col secondo tomo del volume XVI dedicato alle composizioni sacre apparse in raccolte a stampa: si tratta certamente della raccolta più sottostimata e trascurata da studiosi e musicisti fino ad oggi. Come ha ben compreso Roberto Gini, che per primo ha avuto l’idea di proporne una registrazione completa (ricorrendo per quanto possibile agli originali, non essendo più oggi adeguata la trascrizione di Malipiero), questo insieme compone una terza Selva spirituale monteverdiana, preziosa per comprendere l'evoluzione, non soltanto del suo stile da chiesa, ma in generale della sua scrittura vocale. Si parte da due mottetti apparsi in raccolte milanesi del 1615-18, proseguendo con antologie soprattutto veneziane stampate fine al 1629 (ma alcuni brani furono pubblicati a Roma, Napoli, Strasburgo, confermando la diffusione universale della musica di Monteverdi) e poi tre brani editi dopo la morte dell’autore, nel 1645 e 1651. A questi brani Gini ha voluto accostare alcune toccate per organo con funzione di “intonazione”, secondo la prassi del tempo, e due composizioni importanti non presenti nell'edizione Malipiero: l'imponente Gloria a 8 voci custodito in copia unica manoscritta presso l’Oratorio dei padri Filippini di Napoli (opera a lungo considerata dubbia e solo recentemente accettata ed edita) e il Confitebor a 4 voci che compare nell’edizione napoletana del 1627 dei Mottetti di Giovan Maria Sabino, autore cui si deve l'introduzione dello stile concertato monteverdiano nell’Italia meridionale.
L'impressione che si ricava dall’ordine cronologico di tutti questi brani è la progressiva separazione dello stile vocale da quello liturgico, seguendo ovviamente l’idea di “modernità” offerta dal teatro d’opera. Peraltro, non si è mai persa di vista l’ambientazione “in cappella” di queste musiche, attraverso l’uso dell’organo impostato come prescrivono i trattati del tempo, tranne che nell’unico caso della Salve o Regina in cui si è sperimentata l'indicazione coeva di sostituire l’organo con il lirone. La scrittura apparentemente piana e semplice di questi brani ha tratto in inganno molti ossevatori, che hanno giudicato modesta la qualità di questa produzione monteverdiana solo perché ignoravano una nozione oggi ampiamente riconosciuta: a seconda della loro bravura e competenza, gli esecutori interpretavano quelle pagine aggiungendo ornamentazioni più o meno copiose ed ardue, ma immancabili, che erano implicite per qualunque professonista. Roberto Gini ha lavorato per anni sui trattati dell’epoca di Monteverdi ed ha potuto ricostruire minuziosarnentc una prassi improvvisativa che sembrava perduta.
L'ornamentazione vocale è talmente importante che Monteverdi nelle sue lettere si dilunga a descrivere l’abilità dei cantanti da lui osservati nelle varie tecniche di gorgia, grazia o dispositione di voce. Utilizzando gli esempi forniti dallo stesso Monteverdi, accanto all'ampia casistica ricavata dai trattati del XVI e XVII secolo, Gini ha potuto scegliere di volta in volta gli abbellimenti più adatti ai brani eseguiti come avrebbe potuto farlo un maestro di cappella del tempo: a titolo di esempio, il mottetto Ego flos campi è registrato due volte, la prima in versione semplice e la seconda ornata o “passaggiata”, come si faceva normalmente nelle edizioni del tempo (ad esempio nelle raccolte di Bartolomeo Barbarino). Altri casi sono molto interessanti per il confronto dello stile di ornamentazione usato nel nord rispetto a quello meridionale: in una antologia veneziana curata nel 1625 da Leonardo Simonetti comparvero brani di Monteverdi e brani del napoletano Sabino e questi ultimi comprendono abbellimenti molto diversi dai primi, che Gini ha voluto sperimentare in uno stimolante confronto. D’altro canto, fu Sabino a pubblicare il Confitebor finora sconosciuto di Monteverdi nella Napoli dove si conserva il Gloria manoscritto. La diffusione di questo repertorio era facilitata dalle versioni semplificate e prive di ornamenti che le antologie spargevano in tutta Europa, acquistate da cappelle grandi e piccole por il loro uso quotidiano, come ha dimostrato una ricerca di David Bryant ed Elena Quaranta. La ricostruzione di questa eccezionale terza Selva spirituale consente di comprendere anche nel trascurato campo sacro la portata decisiva della personalità di Claudio Monteverdi
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Dinko Fabris