Teatro V
- Il Presidente (Der Präsident) 1975 *
- Il teatrante (Der Theatermacher) 1984 **
- Elisabetta II (Elisabeth II) 1987 ***
© SUHRKAMP VERLAG, FRANKFURT AM MAIN

traduzione di Eugenio Bernardi *, Umberto Gandini **/***
Ubulibri - I Testi Ubulibri
Prima edizione: 2004 - 262 pagine - 12,5 x 22 cm.
© 2004 UBULIBRI, MILANO
ISBN 978-88-774-8251-8


L'arte e il potere sono i temi portanti che ritornano in questi tre drammi di Thomas Bernhard; tnovando tratti sarcastici e cupi nel Presidente, scrtto a metà dei tormentati anni '70, mentre si susseguono attentati anarchici e repressione. Ed ecco il Presidente, incarnazione dell'amoralità dei massimi livelli del ceto dirigente, in vacanza nel Portogallo della dittatura, comparare davanti alla sua amante-attrice l’arte drammatica e quella politica, mentre la moglie piange il proprio cane coinvolto in un attentato che ha ucciso la scorta del marito.
Nel Teatrante, una decina d'anni dopo Bernhard ritorna a focalizzare il suo interesse sul mondo delle scene, incentrato stavolta su Bruscon, drammaturgo fallito e megalomane che porta in tornée per i paesini di campagna la sua Ruota della Storia, opera pretenziosa e non compresa da nessuno, allestita senza convinzione dagli stessi componenti della sua famiglia, più impegnati nel tentativo di sbarcare il lunario che in quello di dare al lavoro una dignità artistica. E tra meschinità e presunzione il finale arriva a tarpare materialmente e metaforicarnente i suoi sogni di gloria.
Un grande industriale ebreo che fabbrica cannoni, è infine il protagonista di Elisabetta II, acre pièce del 1987 sul servilismo e l'ipocrisia che accompagnano la vita degli uomini potenti, mentre dall’Inghilterra giunge in visita la regina, per cui una folla mondana si raduna in attesa sul lussuoso e centralissimo balcone del boss paralizzato, che contempla la situazione disgustato dall'intera umanità; un balcone al quale non tarderà ad affacciarsi anche la morte.

"E' evidente quanto profondo sia il nesso che collega in Bernhard narrativa e teatro. A indicarlo (se ve ne fosse il bisogno, se non bastasse cioè il continuo riferimento al teatro come metafora dell’esistenza umana e dell’artificiosità/artificialità di tutte le rappresentazioni simboliche), c’è un'esplicita dichiarazione di Bernhard stesso, che vale la pena di citare ancora una volta. In una famosa e illuminante intervista aveva dichiarato che i suoi libri vanno letti come se si fosse a teatro: 'Quando si apre uno dei miei testi si deve immaginare di essere a teatro, alla prima pagina si apre il sipario, appare il titolo, buio completo (...). Lentamente dal fondo, dal buio, escono le parole che diventano degli eventi di natura esteriore e interiore e lo diventano in modo particolarmnte chiaro grazie alla loro artificiosità’." (dall'introduzione di Eugenio Bernardi)

Il Presidente - Personaggi:
- Il Presidente
- La moglie del Presidente
- Il colonnello
- L'attrice
- La signora Frölich
- Il massaggiatore
- La domestica
- Il cameriere
- L'ambasciatore
- Gli addetti alle pompe funebri
- Ufficiali
- Membri del Governo
- Diplomatici
- Popolo

Il teatrante - Personaggi:
- Bruscon, teatrante
- La signora Bruscin, teatrante
- Ferruccio, loro figlio
- Sarah, loro figlia
- Il locandiere
- La locandiera
- Erta, loro figlia

Elisabetta II - Personaggi:
- Herrenstein, grande industriale
- Richard, suo domestico
- Dottor Guggenheim, suo vicino
- Signorina Zallinger, governante
- Viktor, nipote di Herrenstein
- Il conte Neutz
- La contessa Gudenus
- La signora col cappello rosso
- Una signora
- Altra signora
- Il direttore Holzinger, un impiegato
- Diverse domestiche

In copertina: Thomas Bernhard.