Beton
© 1982 SUHRKAMP VERLAG, FRANKFURT AM MAIN

Cemento
traduzione di Claudio Groff
SE - Prosa del Novecento 31
Prima edizione: 1990 - 132 pagine - 13 x 22 cm.
© 1990 SE S.R.L., MILANO
ISBN 978-88-7710-190-3


Per scrivere il suo studio su Mendelssohn Bartholdy, il narratore, Rudolf, ha bisogno di essere a casa propria, in campagna. Ha dunque atteso con impazienza la partenza della sorella, venuta a trascorrere qualche giorno con lui. Ma non era stato forse lui a invitarla, proprio perché non riusciva a mettersi al lavoro? Così, dopo la sua partenza, Rudolf non riesce ugualmente a scrivere. Avverte dovunque la presenza invadente di lei, sente il suo discorso protettivo, ironico, provocatorio...
Ancora una volta Thomas Bernhard ha costruito una macchina che funziona alla perfezione, l’implacabile radiografia di un’ossessione: impossibilità di essere solo e di non esserlo, impossibilità di scrivere e di rinunciare a scrivere.
Rudolf, tuttavia, penserà di sfuggirle intraprendendo un viaggio. Ma il suo soggiorno a Palma, in un hotel che conosce bene, non farà che rianimare in lui il ricordo di un dramma di cui è stato testimone anni prima: un suicidio, un fatto di cronaca di desolante banalità, cioè di atrocità quotidiana.
E' raro, nell’opera di Bernhard, vedere il racconto oltrepassare i limiti di un mondo chiuso per aprirsi all’estemo. Ma l’apertura non è che illusione, poichè non fa che rimandare colui che aveva creduto nella possibilità della fuga alla sua angoscia più profonda.

- Cemento - (pag. 9)
- Autoritratto dello scrittore come uomo che invecchia di Luigi Reitani - (pag. 115)

In copertina: Francis Bacon, Doppio ritratto di Lucien Freud e Frank Auerbach, 1964 (Particolare).