An der Baumgrenze
© 1969 RESIDENZ VERLAG, SALZBURG

L'italiano
traduzione di Enza Gini
Guanda - Prosa contemporanea 8
Prima edizione: 1981 - 55 pagine - 12 x 20 cm.
© 1981 UGO GUANDA EDITORE S.P.A., MILANO
CL 84-0144-6


In letteratura gli avvenimenti sono sempre più rari. Ma certo merita questo nome la prima apparizione in Italia di uno scrittore come Thomas Bernhard. In fama (indiscussa) di classico, vive da solitario in un paese di solitu­dini, l’Austria da dove sono venuti Freud e Musil. Non cela né ostenta la sua nevrosi, pro­tetta soltanto da un vecchio maglione. Descri­ve da vent’anni, sempre con le stesse parole, le stesse cose. Anzi, la cosa: sé medesimo. Con la morte che gli si arrampica addosso. Un critico ha parlato di «escatologia secolariz­zata»: la meditazione estrema, insomma, sugli orli del vuoto lasciato dalla colonna che regge­va il mondo. Senza un’ombra di misticismo, ma registrando da burocrate i progressi quoti­diani del male : il vivere che lascia cadere, a po­co a poco, le sue motivazioni, l’idea stereotipa, la fissazione che si aggira nel logoro labirinto della mente. I tre racconti presentati qui fotografano dun­que l’unica follia senza scampo, quella della razionalità. L’Italiano, crudele indagine dietro le quinte di un funerale di campagna, oppone forestieri a forestieri; Kulterer, rivela, in modo non dissimile, l’alienazione di un carcerato che non ha più carcere; Al limite boschivo, ver­tiginosa allegoria, dichiara addirittura la reci­proca vacuità della vita e della morte, che appaiono entrambe ridotte, in questo «giallo» di montagna, a connotazioni casuali. È impor­tante però intendere che non si tratta mai di invettiva, o di denuncia a carico della diserzio­ne di dio. Di pura cronaca, invece. Dove i fatti sono sempre operati dagli altri, e dove il croni­sta non sappiamo neppure se ci sia veramente. (Giorgio Cusatelli)

Thomas Bernhard, nato nel 1931, vive a Ohlsdorf, nell'Austria Superiore. Nel 1970 ebbe il Premio Büchner.
La sua opera di narratore, oggetto sin dall'inizio di intensa attenzione da parte dei critici, comprende romanzi e racconti, tra cui: Frost (1963), Amras (1964), Verstörung (1967), An der Baumgrenze (1969), Das Kalkwerk (1970), Midland in Stilfs (1971), Korrektur (1975). Notevoli le prose autobiografiche: Die Ursache (1975), Der Keller (1976), Der Atem (1978), Die Kälte (1980).
Ha scritto anche poesie, e una lunga serie di lavori teatrali, parecchi dei quali presentati al Festival di Salisburgo (a partire dal 1972); di essi è stato detto che "rappresentano le prime commedie tedesche da tempo immemorabile". Der Italiener e Der Kulturer sono stati rielaborati a sceneggiature cinematografiche dallo stesso Bernhard, rispettivamente nel 1971 e 1974.

- Kulturer (Der Kulturer)
- L'Italiano (Der Italiener. Fragment)
- Al limite boschivo (An der Baumgrenze)

In copertina: Niklaus Stoecklin, Vicolo renano, 1917 (particolare).