Die Billigesser
© 1980 SUHRKAMP VERLAG, FRANKFURT AM MAIN

I mangia a poco
traduzione di Eugenio Bernardi
Adelphi - Fabula 130
Prima edizione: 2000 - 118 pagine - 14 x 22 cm.
© 2000 ADELPHI EDIZIONI S.P.A., MILANO
ISBN 978-88-459-1567-3


Da una parte un uomo di pensiero che cerca caparbiamente, e invano, di riversare in un libro (un audacissimo trattato di fisiognomica) sedici anni di furiose riflessioni; dall'altra quattro personaggi dalle vicende ordinarie, legati fra loro solo dall'abitudine di pranzare insieme alla CPV (la Cucina Pubblica Viennese) scegliendo puntualmente il menù più economico. Fra questi due poli, come fra due diversi volti di un'unica entità che è la mania stessa- motore immobile dell'esistenza, cintura di salvataggio nel tentativo di sopravvivere- si interesse I mangia poco. Anche qui, come spesso in Bernhard, sarà lecito domandarsi se ci si trova in mezzo a una tragedia o a una commedia. Ciò che domina è comunque un'indagine maniacale- e spesso esilarante- della mania, a ogni suo livello, dall'infimo al supremo, vista come ultimo, disperato relitto di un grandioso tentativo di imporre un senso all'esistenza; un'esistenza mutila, così come mutilato è il protagonista Koller, cui il morso di un cane ha inflitto una ben remunerata invalidità. E tutto questo perché l'uomo è in balia del caso, proprio come Koller, che un fatidico giorno- fausto, e insieme infausto- in un parco viennese, anziché andare automaticamente e come sempre verso il vecchio frassino, va verso la vecchia quercia, ribaltando così la sua esistenza e arrivando nel contempo al centro del proprio «filosofismo».

In copertina: Léon Spilliaert, Natura morta con lunaria, 1912 ca. (Collezione privata).